Si è svolta nella sala del Consiglio di Proges la prima restituzione del Dottorato di ricerca in alto apprendistato in psicologia incentrato sul concetto di inclusione nei contesti educativi per la prima infanzia, promossa dal Corso di laurea in psicologia dell’Università di Parma e dalla Cooperativa sociale Proges.
L’incontro era rivolto sia agli specializzandi sia ai coordinatori pedagogici operanti nei servizi di Proges dislocati in diverse regioni italiane, collegati in videoconferenza.
“Il dottorato di ricerca ad alto apprendistato – ha dichiarato la professoressa Luisa Molinari, coordinatrice dei dottorandi del Corso di laurea in psicologia – solitamente è lo strumento che università e aziende individuano per ricercare e sperimentare applicazioni in ambito scientifico. È rarissima, forse unica in Italia, la sua applicazione in ambito umanistico e in particolare psicopedagogico. Questa peculiarità è frutto di una intensa collaborazione sviluppata ormai da più di un decennio in questo territorio tra Università e realtà del privato sociale, e in particolare del carattere innovatore, di pionieri che va riconosciuto a Proges. Essere noi oggi ospiti in casa loro ne è l’evidenza”.
“Siamo contenti di ospitare questo passaggio – ha dichiarato Marco Papotti (in foto), responsabile della linea educativa di Proges – che è il risultato di un lungo rapporto di scambio e di stimolo reciproco tra noi e L’Università di Parma, e al tempo stesso è parte di un percorso di formazione interna indirizzato ai nostri coordinatori pedagogici, e incentrato proprio sul tema dell’inclusione”.
Inclusione è il tema prioritario che da tempo l’Unione Europea ha individuato per quanto riguarda la progettazione e il finanziamento nell’ambito educativo. L’analisi dei suoi significati, delle prassi e degli strumenti necessari alla sua implementazione nei contesti concreti, diviene dunque dirimente per tutti gli attori del sistema.
“Questo progetto – ha dichiarato Ada Cigala, tutor del dottorato per l’Università di Parma – evidenzia bene quale valore può sviluppare la collaborazione tra ricercatori e attori del contesto educativo, in termini di studio ma anche di progettazione. Ma questa collaborazione non sarebbe stata possibile senza la capacità di rimanere aperti al nuovo e all’inatteso che ci accomuna e che muove sia la conoscenza teorica sia l’evoluzione delle pratiche educative”.
La giornata ha visto la presentazione della Rassegna Scientifica elaborata dalla dottoranda Dott.ssa Concetta Scarafilo, che ha illustrato principi, strumenti e direzioni entro cui si sta muovendo il pensiero della ricerca in ambito internazionale con particolare riferimento a studi ed esperienze europee. Il passaggio che oggi vedrà impegnata la dottoranda, l’Università e Proges è quello della realizzazione di un vero e proprio progetto di ricerca nei servizi educativi che coinvolgerà gli insegnanti e gli educatori sulla percezione e il lavoro che già si sta agendo in merito alle prassi di inclusione, alcuni gruppi sezione e le famiglie con sollecitazioni ludiche ed educative. L’innovazione di questo percorso progettuale trova significato non solo nel concetto stesso di inclusione ma di come questo farà da sfondo alla ricerca e alla sua lavorazione non solo rispetto a categorie speciali (quali bambini con deficit o con bisogni speciali) ma a tutti i bambini e ai gruppi interi presenti nei servizi.
Questo è il primo dottorato ad alto apprendistato, ovvero il più specialistico momento di formazione universitaria, avviato da Proges, ma già dai primi di novembre la cooperativa ha dato avvio ad un secondo dottorato afferente all’area dei minori a rischio.