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Legacoop Agroalimentare ha portato la Dieta Mediterranea all’Expo di Osaka e creato un ponte tra Italia e Giappone

Il ruolo strategico del sistema cooperativo e l’importanza della Dieta Mediterranea come modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo. È quanto messo in luce da Legacoop Agroalimentare protagonista di una missione istituzionale in Giappone, insieme a Legacoop e Legacoop Emilia-Romagna, in occasione della Settimana del Protagonismo della Regione Emilia Romagna all’Expo di Osaka 2025 che coincide anche con l’anno internazionale delle cooperative. Una iniziativa alla quale hanno partecipato alcune tra le principali realtà del settore, tra cui Progeo, Granterre, Terre Cevico, Granlatte-Granarolo, Fruttagel, Deco Industrie e Conapi, quest’ultima anche sponsor del Padiglione Italia.

La missione è stata un momento di grande visibilità per il sistema cooperativo, che ha potuto presentare al pubblico giapponese il valore della propria produzione e delle proprie esperienze, il ruolo strategico della cooperazione nella filiera agroalimentare e il legame con la Dieta Mediterranea.

Il Manifesto della Dieta Mediterranea. Dieci punti per uno stile di vita che dà valore a chi produce e benessere ai consumatori, per mettere nero su bianco la visione della filiera agroalimentare di Legacoop e il ruolo della cooperazione nel mondo agroalimentare e della pesca. Una visione univoca dove non ci sono contrapposizioni tra chi produce e chi vende. Il Manifesto della Dieta Mediterranea di Legacoop era stato presentato a Napoli il 15 luglio scorso.

I dieci punti del Manifesto. Al centro c’è la dignità, che garantisce l’accesso a cibo sano e giusto, prodotto senza sfruttamento, e l’equilibrio della Dieta Mediterranea come stile di vita sostenibile. La mutualità tra cooperative rafforza i legami sociali ed economici sui territori, mentre la tutela dell’identità italiana valorizza le eccellenze e i paesaggi rurali. Il manifesto promuove un’alleanza etica lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, per contrastare gli sprechi e distribuire equamente il valore. La consapevolezza alimentare, attraverso l’educazione, forma cittadini informati. L’inclusione è garantita combattendo il caporalato e integrando chi è ai margini, mentre il presidio dei territori difende l’agricoltura sostenibile anche nelle aree più fragili. Infine, l’innovazione guida la transizione ecologica e la competitività, e la partecipazione democratica crea reti vive tra imprese, istituzioni e cittadini.

«La partecipazione all’Expo di Osaka conferma il ruolo del movimento cooperativo come attore di primo piano nello sviluppo internazionale, capace di promuovere valori come sostenibilità, qualità e inclusione, ma anche di favorire concretamente l’accesso a nuovi mercati per le nostre imprese», ha dichiarato Franco Michelini, vicepresidente di Legacoop Agroalimentare e di Progeo.

Un modello di sviluppo condiviso. La delegazione ha preso parte a tre appuntamenti chiave per rafforzare il dialogo con il Giappone, un mercato strategico dove il made in Italy è sinonimo di qualità e autenticità. Come dimostrato già dalla partecipazione di Legacoop Agroalimentare a fiere come Foodex Japan, il Paese nipponico ha da tempo mostrato un forte interesse per i prodotti cooperativi italiani, in particolare per quelli biologici e della Dieta Mediterranea.

Per ribadire questo interesse, il 20 settembre si è svolto il convegno internazionale “Cooperatives Building Future Societies: The International Year of Cooperatives 2025”, che ha visto visto confrontarsi rappresentanti istituzionali italiani e giapponesi, il movimento cooperativo internazionale e le imprese emiliano-romagnole. In questa occasione, Simona Caselli, presidente di Granlatte del gruppo Granarolo, ha portato la testimonianza di una cooperativa che rappresenta un’eccellenza italiana nel settore lattiero-caseario.

Il 21 settembre, presso l’Auditorium del Padiglione Italia, si è tenuto l’evento “Dieta Mediterranea come modello di sviluppo”. È stato in questa occasione che la direttrice generale di Legacoop Agroalimentare,  Sara Guidelli, ha presentato il Manifesto Cooperativo della Dieta Mediterranea, un documento che unisce i principi della tradizione riconosciuta dall’Unesco con i valori della cooperazione: sostenibilità, innovazione, inclusione sociale e valorizzazione delle comunità. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, e al presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale. Quindi degustazione di prodotti Dop e Igp regionali.

«Il Manifesto Cooperativo della Dieta Mediterranea rappresenta una cornice di valori e di operatività fondamentale: unisce tradizione, sostenibilità e innovazione, rafforzando il legame tra le cooperative e i territori. Portarlo a Osaka, in un contesto che guarda con grande attenzione al nostro modello alimentare, è stato un passo importante non solo per affermare i valori della cooperazione, ma anche per creare nuove opportunità concrete per le nostre imprese», ha sottolineato Sara Guidelli, direttrice generale di Legacoop Agroalimentare. «La Dieta Mediterranea non è solo una pratica alimentare, ma una visione di società. Una visione che mette insieme salute, giustizia sociale, sostenibilità ambientale, coesione economica e qualità del lavoro. Ed è una visione che trova nella cooperazione un attore naturale e coerente».

Infine il 22 settembre, un Networking Event, presso l’Obic Hall, ha favorito incontri B2B tra le imprese italiane e gli operatori giapponesi, per creare così concrete opportunità commerciali e rafforzare i rapporti tra le due nazioni.

La missione, che si inserisce in un percorso ventennale di scambi con il Giappone, proseguirà fino a giovedì (25 settembre) con ulteriori incontri istituzionali e commerciali a Tokyo. Un appuntamento, quello giapponese, con il quale le cooperative italiane rafforzano il loro impegno per una proiezione internazionale che metta al centro i valori della cooperazione e la Dieta Mediterranea come ponte tra culture e strumento di diplomazia economica.