Più green, più veloce, più economico: è Green Trip, il progetto di cooperativa elaborato dagli studenti e dalle studentesse della 4F dell’Istituto Marconi di Piacenza, destinato a dare vita a una app che consenta di scegliere, selezionando tra diversi paranetri, il tipo di trasporto pubblico da utilizzare nei propri spostamenti. È piaciuto al punto da aggiudicarsi il primo premio di 700 euro della giuria dell’edizione 2022 di Coopstartup Bellacoopia, il progetto promosso da Legacoop Emilia-Romagna co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che quest’anno fa parte del programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS Italia, e che ha visto la finale questa mattina al Fuori Orario di Taneto nei pressi di Reggio Emilia.
“È stata una bellissima edizione – commenta Roberta Trovarelli di Legacoop Emilia-Romagna e promotrice del progetto –: finalmente siamo tornati in presenza e le 28 classi di tutto il territorio regionale si sono impegnate tantissimo per elaborare progetti innovativi e sostenibili. Sono stati coinvolti 800 studenti e studentesse che hanno mostrato il loro grande interesse per le tematiche ambientali e per la cooperazione come metodo di lavoro e come impresa”.
La giuria ha selezionato sei progetti, uno per ogni territorio coinvolto (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara, Bologna, Imola), assegnando a ognuno un premio per le diverse categorie. Oltre ai 700 euro per la classe prima classificata agli altri progetti andrà un assegno di 500 euro e un buono per una serata in pizzeria per la classe, il Chierici di Reggio Emilia, che ha creato la migliore performance di comunicazione. Green Trip, oltre a risultare il migliore progetto in assoluto, ha primeggiato nella categoria “Mobilità sostenibile”. Il premio “Filiera sostenibile” è andato a Rosem, progetto elaborato dalla 4CR del Rosa Luxemburg di Bologna, che vuole dare vita a una cooperativa che si occupi di sostenere attraverso il marketing le piccole imprese o i singoli stilisti del territorio impegnati nell’ecomoda.
Il premio “Città sostenibile” è andato alla 5B del Rontani di Parma per Rocco B., progetto di riqualificazione della vecchia sede della Bormioli attraverso la creazione di uno spazio ecofunzionale. Alla 4F del Liceo Alessandro da Imola dell’omonima città romagnola è andato il riconoscimento per la migliore “Idea innovativa”: Si tratta di P.Y.E. (Paint Your Enviroment) e prevede la produzione di vernice che assorbe CO2 applicabile sui mezzi di trasporto e sulla segnaletica stradale in grado di assorbire l’ossido di carbonio emesso dal traffico automobilistico.
La 5AE del Da Vinci di Modena ha pensato a “Pilambiente”, un progetto che prevede la realizzazione il riciclo delle batterie attraverso macchine apposite e un servizio che ne favorisce la vendita e l’acquisto, aggiudicandosi il premio “Consumo responsabile”. Infine, il premio “Inclusività” è andato al progetto Coop.PI. della 5C dell’Artistico Chierici di Reggio Emilia che ha pensato alla produzione e alla commercializzazione di “walking bikes”, ausili da passeggio destinati in particolare a persone con disabilità motoria parziale.
Le premiazioni, alle quali ha partecipato anche la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Elena Carletti, sono avvenute in un’atmosfera di grande partecipazione, con tifo e applausi per le presentazioni dei progetti da parte delle classi selezionate per la finale e per i riconoscimenti ricevuti. L’evento ha avuto come ospite di eccezione l’insegnante, blogger e youtuber di “BarbaSophia” Matteo Saudino che alla sua maniera coinvolgente e ricca di spunti ha fatto un intervento dal titolo: “Diventare cittadini europei”.
“L’entusiasmo di questi ragazzi e di queste ragazze è davvero coinvolgente – ha commentato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti che ha partecipato all’evento assieme alla direttrice dell’associazione Barbara Lepri e al presidente di Legacoop Emilia Ovest Edwin Ferrari –, sia nella ricerca di soluzioni alle tematiche legate alla sostenibilità, che riguardano la qualità del loro futuro, sia per la sensibilità che hanno mostrato verso i bisogni di chi è più fragile”.