A Scandiano un nuovo progetto che unisce welfare e territorio, grazie alla coop. sociale Lo Stradello

Cosa possiamo fare “noi” per gli altri? Un nuovo progetto della cooperativa sociale Lo Stradello per Scandiano (RE). La presentazione in Municipio al sindaco Alessio Mammi: monitoraggio e nella cura del percorso ciclabile cittadino, che si snoda lungo le sponde del torrente Tresinaro

In un percorso ideale di servizio al territorio che la cooperativa sociale Lo Stradello persegue dalla nascita, l’ultimo progetto messo in campo è una collaborazione con il comune di Scandiano, che da sempre considera Lo Stradello una eccellenza nell’ambito del welfare locale. Il progetto consiste nel monitoraggio e nella cura del percorso ciclabile cittadino, che si snoda lungo le sponde del torrente Tresinaro. Un gruppo composito e variegato costituito da un operatore, un volontario e sette ragazzi dello Stradello ospiti del Centro “Concha”, “I Tresinaro Angels”, effettuerà settimanalmente un sopralluogo del percorso e munito di apposite pettorine e dell’attrezzatura specifica fornita dal comune, svolgerà la bonifica ecologica del tratto Jano-Scandiano.

«Cosa possiamo fare “noi” per gli altri? Questa è la domanda – spiega Maurizio Fajeti, operatore de Lo Stradello – che spesso si pongono gli operatori del Centro Diurno “Concha” del Servizio di Laboratori Integrati, una start up della cooperativa sociale, quando progettano nuove attività, per ribaltare culturalmente il luogo comune del dittico: disabilità uguale bisogno. Noi lo abbiamo trasformato in: disabilità uguale risorsa. I Laboratori Integrati sono uno spazio innovativo sperimentale, uno dei primi in Europa, a proporre una risposta alternativa a tutte quelle persone con disabilità psicofisiche che non rientrano, per caratteristiche personali, nei due ambiti attualmente coperti dalle strutture collegate ai Servizi Sociali, i centri diurni e residenziali per persone disabili gravi e gli inserimenti lavorativi protetti per persone disabili lievi. Gli ospiti che trovano risposte ai loro bisogni presso la “Concha” – conclude Fajeti – vengono definiti persone disabili ad alta funzionalità, che solitamente non rientrando nei due ambiti precedenti non trovano collocazione adeguata e rischiano di rimanere a tempo indeterminato nelle famiglie di origine, disperdendo così nel nulla il benessere di questi ragazzi e capacità e risorse di cui il territorio ha un disperato bisogno. Le piccole azioni sono sempre la premessa per grandi cambiamenti».

Il nuovo progetto della cooperativa sociale Lo Stradello è stato presentato nei giorni scorsi nel Municipio di Scandiano al sindaco Alessio Mammi. Oltre alla consegna del materiale il sindaco ha riconfermato la sua stima per Lo Stradello e il suo impegno per il territorio, e ha sottolineato l’importanza delle cooperative sociali e del ruolo che svolgono.

Fonte: nelpaese.it