Il 28 febbraio 1924, 100 anni fa, due sicari fascisti assassinarono a Reggio Emilia Antonio Piccinini, socialista e cooperatore candidato al Parlamento alle elezioni previste per il mese di aprile. Socialista massimalista, cooperatore tipografo, Piccinini mantenne sempre un rapporto di profonda stima e rispetto verso Camillo Prampolini.
Dopo il brutale omicidio, il suo cadavere venne lasciato nei pressi della massicciata della Reggio-Ciano, in modo che potessero vederlo i tanti passeggeri che utilizzavano la linea ferroviaria. Piccinini fu anche citato nel celebre intervento in Parlamento di Giacomo Matteotti che costò la vita a Roma, pochi mesi dopo, al deputato socialista riformista rodigino, sempre per mano di una squadra fascista.
Per ricordare la figura di Antonio Piccinini, le istituzioni cittadine e una serie di associazioni, comprese Boorea e Legacoop Emilia Ovest, organizzano diverse iniziative, che culmineranno mercoledi 28 febbraio al mattino nella commemorazione in viale Trento Trieste a Reggio Emilia.