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Campagna umanitaria per la Siria promossa da Boorea e Arci Reggio Emilia

Boorea, le cooperative del territorio e Arci Reggio Emilia lanciano la campagna umanitaria Reggio for Syria per dare un aiuto concreto e accendere una luce sui conflitti che insanguinano la Siria e il Medio Oriente. Per tutto il 2018 saranno promosse diverse azioni di sensibilizzazione, eventi benefici, incontri scientifici e culturali.
 
Tra gli obiettivi della campagna, contribuire al progetto Goccia a goccia di GVC per garantire acqua e servizi igienico-sanitari a oltre 2800 studenti di Aleppo attraverso l’installazione di una serie di cisterne da 10mila litri all’interno delle scuole riattivate dalla ong. Reggio for Syria inoltre sostiene il progetto promosso da Amar Costruire Solidarietà per un laboratorio a Damasco dedicato alla costruzione di arti artificiali per i mutilati di guerra raccogliendo i fondi necessari ad avviare il progetto e a garantirne il funzionamento.
 
Tutti i cittadini, le imprese, le istituzioni e le associazioni del territorio sono chiamati a aderire e a collaborare a Reggio for Syria. Ogni contributo aiuta a raggiungere questi importanti obiettivi di solidarietà.
 
LE INIZIATIVE
Il calendario delle iniziative, che si svolgeranno nell’arco di tutto il 2018, è ancora in via di definizione. Il primo appuntamento è per sabato 14 aprile (ore 15.30) con l’inaugurazione della mostra fotografica “La resistenza dimenticata” nei locali del circolo Arci Arcobaleno di Fabbrico. A seguire (ore 17), la tavola rotonda “L’incursione turca ad Afrin” con Lino Foroni, presidente Arci Fabbrico, Cesare Galantini, assessore Città di Carpi, Ozlem Tunkulu, rappresentante del popolo curdo, e Franco Uda della presidenza nazionale Arci.
Sul fronte degli spettacoli, in queste ore Arci è al lavoro per organizzare un concerto benefico di portata nazionale capace di catalizzare l’interesse del grande pubblico. Già confermato invece, tra novembre e dicembre, l’approfondimento sulla Siria all’interno del Corso di geopolitica organizzato da Boorea insieme a Limes in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Non mancheranno anche gli appuntamenti gastronomici: tra maggio e giugno sarà organizzata una Gnoccata di solidarietà, sabato 2 giugno (ore 20) è in programma una Cena siriana al Circolo ARCI Pigal preceduta da un incontro culturale, e a fine novembre l’immancabile appuntamento con la Grande Cena di Boorea che anche quest’anno punta a battere il record della solidarietà.
 
I PROGETTI
 
GOCCIA A GOCCIA
Il progetto Goccia a Goccia ha l’obiettivo di assicurare acqua a oltre 2800 studenti di Aleppo. Attraverso l’installazione di una serie di cisterne da 10mila litri, ogni studente avrà a disposizione acqua e servizi igienico-sanitari all’interno delle scuole riabilitate da GVC. In Siria, a causa della guerra, una scuola su quattro e` stata distrutta o danneggiata e migliaia di bambini non possono studiare. E` fondamentale ripartire dall’acqua e dalla scuola, lavorando per ripristinare le strutture scolastiche e idriche, garantendo un luogo sicuro ai più piccoli.
GVC e` tra le poche organizzazioni al mondo ad essere autorizzata dalla Mezza Luna Rossa a operare in Siria. La ong è in Siria da prima della guerra e, con l’intensificarsi del conflitto, sta assistendo la popolazione con interventi di emergenza a sostegno dei rifugiati siriani, migliorando le condizioni di vita negli insediamenti informali di tende e garantendo l’accessibilità sia all’acqua pulita che ai servizi igienico-sanitari.
GVC in Siria ha garantito l’acqua a migliaia di persone attraverso l’installazione di cisterne per lo stoccaggio e la distribuzione di taniche in diversi dipartimenti di Aleppo, Quneitra, Sweida, Daraa e Damasco. Ad Aleppo ha riattivato 14 scuole, realizzato 12 aule prefabbricate e distribuito oltre 10mila kit scolastici, permettendo il rientro a scuola a 16.752 mila studenti.
 
LABORATORIO ARTI ARTIFICIALI
Per aiutare le migliaia di mutilati di guerra siriani, la onlus reggiana Amar Costruire Solidarietà allestirà un laboratorio per la costruzione di arti artificiali presso la facoltà di Bioingegneria dell’Università di Damasco. Grazie a scanner e stampanti 3D il laboratorio è in grado di costruire, a basso costo, protesi personalizzate destinate ai feriti da scoppio di mine e altri ordigni esplosivi.
L’associazione Amar nasce con l’obiettivo di costruire solidarietà tra i popoli, sostenendo le persone colpite da calamità o conflitti allo scopo di restituire loro uno stato di autonomia. Amar opera per la legalità e i diritti, ripudia la guerra e il commercio di armi e si oppone a ogni forma di violenza.
 
COME DONARE
Versamento sul conto corrente bancario
presso Banca MPS, Agenzia di via Sessi – Reggio Emilia
IBAN IT30R0103012802000000085164
intestato a Boorea Emilia Ovest Sc
causale: Reggio for Syria
 
INFO 0522 367685 • boorea@boorea.itwww.facebook.com/reggioforsyria
LA CRISI SIRIANA
A 7 anni dallo scoppio della guerra civile, la crisi siriana è la più grande emergenza umanitaria dalla seconda guerra mondiale e diventa ogni giorno più grave. Metà della popolazione è in fuga dalla guerra: sono oltre 6 milioni gli sfollati interni, e il numero di rifugiati ha raggiunto l’allarmante cifra di 5 milioni di persone (secondo i dati dell’Unhcr). Uomini, donne e bambini che hanno bisogno di posti di lavoro, assistenza sanitaria, istruzione. Il numero di persone ferite da mine, trappole esplosive e bombe inesplose è raddoppiato tra novembre 2017 e marzo 2018. La metà delle vittime sono bambini, alcuni anche di un anno.
L’emergenza siriana riguarda soprattutto i minori: il conflitto sta minando il futuro di 3 milioni di bambini che non hanno conosciuto altro se non la guerra e che vengono bombardati nelle loro case, a scuola o negli ospedali. La percentuale di scolarizzazione in Siria oggi è la seconda peggiore al mondo: 1,8 milioni di bambini non possono andare a scuola.
 
I NUMERI DELL’EMERGENZA
Oltre 5 milioni
persone in fuga dalla Siria dall’inizio del conflitto
6,5 milioni
sfollati interni
1,8 milionI
bambini che non possono andare a scuola
1,5 milioni
civili siriani che hanno riportato invalidità permanenti a causa del conflitto
86mila
mutilati di gambe e braccia