In un anno caratterizzato dalla partecipazione a Expo 2015 con 20 locali e 4 milioni di visitatori, CIR food archivia un fatturato nazionale in crescita a quota 547 milioni di euro (+7,9%), compresi i ricavi legati all’esposizione milanese, pari a 24,5 milioni di euro. In aumento l’utile netto, che passa da 12,6 a 16,8 milioni di euro. Cresce il ristorno dai ricavi 2015 riconosciuto ai 6.751 soci cooperatori, pari a 3 milioni di euro (+36%).
A Reggio Emilia, Parma e Piacenza CIR food può contare su 1.356 dipendenti, 71 in più rispetto al 2014, che hanno preparato 9,4 milioni di pasti per scuole, ospedali, case di riposo e aziende. In aumento dell’1% il fatturato d’area, che ammonta a 61,1 milioni di euro, pari all’11% del dato nazionale.
Sono 127 i centri produttivi di CIR food in questo territorio. Nel reggiano l’impresa cooperativa è stata riconfermata alla gestione dei servizi di ristorazione dell’Unione Comuni Tresinaro Secchia. Nel 2015 ha avviato il servizio di ristorazione per la casa di riposo Sartori di San Polo d’Enza (RE). A questo si aggiungono nell’area, che comprende anche Parma e Piacenza, la gestione della ristorazione per sette case di riposo dell’ASP di Fidenza. Nella zona di Piacenza CIR food ha avviato la gestione del ristorante aziendale “MTA” di Codogno. Ammontano a 800mila euro gli investimenti stanziati da CIR food nel 2015 in quest’area, destinati in particolare al potenziamento di impianti e attrezzature dei centri produttivi e al rebranding del ristorante RITA L’Una di Correggio.
“Nel 2015 CIR food ha lanciato un segnale importante al mercato della ristorazione – ha dichiarato la Presidente di CIR food, Chiara Nasi – Non solo a Expo, ma anche nelle scuole, nelle imprese e negli ospedali italiani abbiamo tutelato la qualità dei servizi ristorativi, tenendo ferma l’idea di un cibo buono e accessibile a tutti. Nei prossimi 5 anni puntiamo ad incrementare del 40% il nostro fatturato raggiungendo la soglia di 800 milioni di euro, con un piano di investimenti di 75 milioni di euro per crescere non solo in Italia, ma anche all’estero con l’obiettivo di portare la ristorazione italiana in Europa”.
Nel panorama nazionale, a fronte di un totale di 82 milioni di pasti prodotti da CIR food nel 2015 (+2,5% sul 2014), il 77% è stato destinato alla ristorazione collettiva, un mercato in cui il Gruppo detiene l’8% di quota. Fanno parte di questo settore, da cui proviene il 69,8% dei ricavi, le mense scolastiche, dove CIR food serve 300mila pasti al giorno in oltre 400 Comuni, le aziende, le strutture militari e gli ospedali. Segue la ristorazione commerciale (17,6% del fatturato), fra cui i locali inaugurati a Expo, una rete di oltre 100 locali dove CIR food sta sperimentando nuove proposte gastronomiche, puntando a raddoppiare i ricavi nel 2020. Infine, nel 2015 CIR food ha emesso 12,3 milioni di buoni pasto (12,6% dei ricavi). Lo scorso anno sono aumentati non solo i pasti, ma anche i dipendenti di CIR food, che ha effettuato 256 nuove assunzioni, per un organico complessivo di 11.485 persone, di cui il 90% donne.
Questi i dati dell’esercizio 2015 del Gruppo CIR food presentati a Reggio Emilia all’assemblea dei soci, che come sempre hanno dato un contributo importante alla solidità dell’impresa, forte di un capitale sociale di 23 milioni di euro e di un patrimonio netto che supera i 121 milioni di euro.
E’ di segno positivo anche il bilancio consolidato 2015 del Gruppo CIR food: 563 milioni di euro, +7,7% rispetto all’anno precedente. In aggiunta alle società partecipate italiane, fa parte di questo esercizio la straniera Esedra Belgio, che gestisce quattro asili nido per i figli di membri e funzionari della Commissione Europea.
Oltre ai dati economici, CIR food ha realizzato per il 2015, prima impresa italiana di ristorazione, il bilancio di sostenibilità, che testimonia l’impegno della Cooperativa a creare sviluppo e a mantenere aperto il dialogo con i territori in cui opera e con le persone che li abitano. Ad esempio, CIR food ha investito nell’ultimo triennio 2 milioni di euro in iniziative di valore sociale e culturale. In tale ambito, nell’area Emilia Ovest CIR food ha rinnovato lo scorso anno il sostegno alla Biblioteca di Reggio Emilia e al festival Fotografia Europea. Ha organizzato inoltre grazie all’impegno dei soci reggiani la serata di beneficenza annuale i cui proventi sono stati destinati alla ricerca in campo medico.
Per rispondere ai bisogni delle nuove famiglie e di una comunità aziendale prevalentemente femminile nel 2015 CIR food ha avviato il piano di welfare aziendale NOIXNOI, che prevede azioni concrete di conciliazione vita-lavoro, assistenza sanitaria integrativa e strumenti di sostegno economico. Fra questi ultimi, a livello nazionale nel 2015 CIR food ha erogato circa 1 milione di euro ai soci lavoratori grazie all’anticipo del TFR anche per motivi non previsti dalle legge e alle richieste di prestito.
Sul fronte ambientale CIR food ha stanziato a livello nazionale 1,5 milioni di euro per l’efficienza energetica, installando ad esempio impianti solari termici in alcune cucine scolastiche. Da segnalare infine le iniziative di contrasto allo spreco alimentare, in particolare il recupero delle eccedenze alimentari.
CIR food – Cooperativa Italiana di Ristorazione sviluppa la sua attività in diversi segmenti di mercato con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata: ristorazione collettiva (ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria e militare), ristorazione commerciale, banqueting e buoni pasto. Con una produzione annua di 82 milioni di pasti, il Gruppo ha una forza lavoro di 11.500 persone di cui 1.200 sono cuochi e il 90% donne. A numeri così importanti corrisponde un’esperienza trentennale nella gestione diretta di cucine e centri di cottura, un know-how incentrato sui valori imprescindibili della qualità del servizio e della tutela dell’alimentazione tradizionale.