Il bando Coopstartup, lanciato nei mesi scorsi da Legacoop Emilia Ovest e Coopfond, per la nascita di nuove cooperative, costituite da soci in maggioranza under 40, è giunto a conclusione. Dopo un percorso di preselezione in cui i progetti più meritevoli hanno usufruito di un iter formativo per perfezionare il business plan, sono stati selezionate le tre migliori idee di impresa cooperativa. All’effettiva costituzione, i soggetti proponenti riceveranno 15mila euro a fondo perduto.
SMARTWEAR – Reggio Emilia
Alla base dell’idea, c’è l’innovazione tecnologica più evoluta applicata al lavoro quotidiano delle persone. Smartwear è una tuta percettiva, progettata per cogliere e registrare i movimenti del lavoratore, al fine di prevenire comportamenti scorretti e lesivi dello stato di salute. In un contesto in cui l’età pensionabile continua ad alzarsi e la popolazione ad invecchiare anche sul posto di lavoro, diventa fondamentale assistere le persone affinché possano compiere al meglio le mansioni senza correre rischi e incorrere in infortuni, che secondo i dati Inail tendono ad aumentare con l’avanzamento dell’età.
La tuta è progettata e suddivisa in moduli localizzati su punti sensibili del corpo: schiena, ginocchio, gomito, caviglia, spalla. I moduli sono indossabili separatamente a seconda del lavoro svolto, quindi, applicabili in diverse circostanze.
Il progetto di cooperativa è stato presentato da 4 studenti dell’Università di Modena e Reggio, Dipartimenti di Ingegneria e di Economia, che stanno completando gli studi e che lo scorso anno avevano partecipato al percorso Bellacoopia University promosso ogni anno da Legacoop in collaborazione con Unimore per la sperimentazione del modello cooperativo come modalità alternativa e innovativa di fare impresa.
I presupposti e lo spirito con cui hanno messo a punto questo progetto: “La nostra idea propulsiva è ricollocare l’uomo al centro del nuovo contesto tecnologico determinato dall’Industria 4.0. Non crediamo in un prodotto che sostituisca l’uomo in azienda ma in un lavatore che grazie all’innovazione possa adempiere alla sua mansione in modo sicuro e consapevole”. Alla presentazione e premiazione erano presenti importanti aziende del territorio che si sono mostrate subito particolarmente interessate al progetto.
OLTREFOOD – Parma
OltreFood è un progetto di supermercato, prevalentemente “food”, totalmente partecipativo, nel quale i soci scelgono in assemblea i prodotti da vendere, sostenendo la filiera del territorio e delle piccole produzioni per garantirsi prodotti di qualità.
Tutta la gestione è cooperativa: la vendita è riservata ai soci i quali devono contribuire al lavoro del negozio. Le persone lavoreranno insieme nell’ottica di creare nel quartiere e nella città un senso di comunità e di cooperazione intorno al cibo e non solo, garantendo un prezzo equo a soci e produttori. L’idea nasce a New York, Park Slope, nel 1973, da lì transita a Parigi nel 2005, poi Bruxelles nel 2017 e ora è in procinto di approdare a Parma.
Sono una decina le persone che fanno parte del gruppo di lavoro, e sottolineano che “E’ un progetto pensato per un quartiere poliedrico, l’Oltretorrente, ricco della sua forte identità storica e di una nuova impronta multiculturale. La città intera potrà far parte di questa nuova esperienza di comunità solidale che promuoverà buone pratiche di cooperazione e consumo consapevole e insieme sosterrà le produzioni green del territorio; è un’idea educativa per insegnare l’importanza del lavorare insieme, della solidarietà e del senso di appartenenza alla comunità”.
DALLE STALLE ALLE STELLE – Piacenza
Il progetto si sviluppa su due canali: da una parte, la Fattoria didattica pensata per le persone disabili e, dall’altra, L’osservatorio astronomico rivolto in particolare alle scuole e alle famiglie.
La struttura, su cui si sviluppa l’attività della futura cooperativa, si trova a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, all’interno di un’azienda agricola attualmente inattiva.
Unendo la vocazione personale al mondo educativo e sociale con la volontà di ridare nuova vita agli immobili attualmente inutilizzati, è nata l’idea di creare un ambiente in cui scuole, famiglie e disabili possano incontrarsi e vivere esperienze costruttive sia in termini educativi e di apprendimento sia di arricchimento personale e di inclusione sociale.
I promotori della cooperativa sottolineano i presupposti e lo spirito con cui hanno messo a punto questo progetto: “La nostra idea imprenditoriale ‘Dalle stalle alle stelle’ nasce dal desiderio di rispondere ai bisogni delle famiglie e delle persone disabili in età adulta, con la possibilità di veicolare l’apprendimento tramite esperienze legate alla comprensione del rapporto uomo-natura in riferimento ai cicli stagionali dei prodotti agricoli e all’osservazione delle stelle”.