Attivare, con uno specifico Decreto Legge, la Cassa integrazione in deroga per tutti i settori colpiti dalla crisi, da rendere fruibile non solo per i lavoratori di imprese operanti nelle zone rosse, ma anche per quelli di altri territori oggetto di ordinanza regionale o di imprese della filiera colpite, anche indirettamente, dalla crisi; estendere le agevolazioni di carattere fiscale e finanziario già previste dal decreto del 2 marzo solo per le zone rosse anche alle zone oggetto dell’ordinanza restrittiva; definire, in linea con quanto viene già previsto in alcuni capitolati di appalto in caso di interruzione totale non prevedibile dell’attività scolastica o di altri uffici pubblici, una norma generale che preveda, soprattutto per servizi continuativi come la ristorazione, il riconoscimento alla ditta appaltatrice di un equo indennizzo, ragionevolmente il 10% dell’importo del servizio.
Sono alcune delle misure che l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha chiesto di attivare al Presidente del Consiglio in occasione dell’incontro sull’emergenza sanitaria da Covid-19, in programma in tarda serata a Palazzo Chigi, ricordando che “nel mondo cooperativo rappresentato sono almeno 130mila i lavoratori a rischio, con situazioni di particolare difficoltà per le cooperative sociali che svolgono servizi educativi e di assistenza socio-sanitaria, per quelle attive nel settore del turismo e beni culturali, della logistica, dei servizi in appalto di pulizia e ristorazione, senza dimenticare il forte rallentamento dell’export e il rischio di blocco delle filiere della produzione agroalimentare.
Condividiamo l’aumento degli investimenti per il rafforzamento del SSN, ma occorre strutturare una rete di assistenza primaria sul territorio, valorizzare in primis i servizi di assistenza domiciliare anziché immaginare solo un aumento delle assunzioni”.
“In una fase così delicata -sottolinea la nota dell’Alleanza- nella quale è indispensabile garantire fonti certe di sostegno al sistema imprenditoriale, chiediamo di rafforzare e consolidare ogni forma agevolativa per l’accesso al credito delle imprese e di favorirne un rafforzamento anche dal punto di vista patrimoniale. Sotto questo profilo, sono condivisibili gli interventi prospettati allo scopo di utilizzare con maggiore efficacia il Fondo di garanzia per le PMI così come sono importanti gli accordi con l’ABI al fine di alleggerire le difficoltà di cittadini e imprese nel rispettare le scadenze di rimborso dei finanziamenti. Per evitare una restrizione del credito occorre sospendere per almeno un anno le nuove regole bancarie europee relative ai crediti scaduti e alla tempistica degli accantonamenti automatici sui crediti deteriorati che imporrebbero rigidità e una riduzione della capacità di erogazione del credito”.
“Riteniamo inoltre opportuno -si legge nella nota- un coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, il cui ruolo potrebbe essere quello di garantire alle Pubbliche Amministrazioni sia i flussi di cassa che l’anticipazione delle fatture, evitando quei ritardi di pagamento che rappresentano un ulteriore pesante onere per l’attività delle imprese”.
Per evitare ulteriori appesantimenti di carattere economico e burocratico all’attività delle imprese che si trovano a fronteggiare la situazione di crisi, l’Alleanza delle Cooperative chiede al Governo la sospensione di plastic e sugar tax, rivelatesi inique e inidonee a favorire una giusta transizione ecologica dei processi produttivi, e il rinvio al 2021 sia per gli adempimenti informativi previsti dall’art. 4 del collegato fiscale in capo alle imprese appaltatrici nei confronti dei committenti, sia per l’avvio della lotteria degli scontrini.