Oltre 600 cooperative. Tante sono le imprese associate in CulTurMedia, nuovo settore che in Legacoop riunisce Cultura, turismo e comunicazione. Un universo molto affine per buona parte delle aree di attività a quelle “Industrie Culturali e Creative” sempre più considerate come una componente rilevante per la competizione internazionale, per lo sviluppo sostenibile dei territori e per quello che è in grado di generare verso la promozione turistica dei territori.
Durante l’Assemblea costitutiva, che si è svolta a Roma sul finire della scorsa settimana, dopo la relazione di Roberto Calari, sono intervenuti Carlo Scarzanella e Andrea Ferraris, i Presidenti di Culturalia e Federcultura, che hanno dato conto dell’importante lavoro comune fin qui compiuto in sede Alleanza Cooperative e confermato la condivisione del percorso che potrà portare molto presto alla costituzione anche dell’Alleanza Cultura, Turismo, Comunicazione.
Grande interesse suscitato dagli interventi (31) che hanno manifestato la forte adesione alla nascita di questo nuovo soggetto associativo in Legacoop e che hanno raccontato esperienze, progetti intersettoriali, buone pratiche già in atto in ogni parte del Paese e in ogni comparto è stata nominata una Direzione di 133 componenti ed una Presidenza di 24 componenti, che dovrà condurre la nuova Associazione al suo primo Congresso entro Giugno 2017. Nella Presidenza sono stati indicati 9 Vice Presidenti, ai quali nella prima riunione, saranno attribuite la parte più significativa delle deleghe operative settoriali o funzionali. Giovanna Barni è il Vice Presidente Vicario. Roberto Calari è il Presidente della nuova Associazione.
Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop Nazionale, nel suo intervento, ha accolto con grande soddisfazione la nascita del nuovo settore di Legacoop e ha invitato a procedere con forza e celerità verso la scadenza Congressuale. “La cooperazione tutta -ha detto Lusetti- ha bisogno di un settore come questo che sia in grado di essere riferimento di quell’universo sociale ed economico che rappresenta una grande potenzialità di talenti e di valori per i quali la cooperazione può costituire una risposta importante. E’ inoltre un settore in grado di coinvolgere ed aggregare nuove generazioni verso la forma cooperativa e di contribuire a quel processo di ricambio generazionale e innovazione che Legacoop ha intrapreso”. “Ci sono oggi le condizioni -ha concluso Lusetti- per portare e far valere nel Paese tutto il peso di una presenza straordinaria e diffusa della cooperazione culturale turistica e della comunicazione e delle proposte che essa è e sarà in grado di formulare. La scommessa per CulTurMedia è, inoltre, quella di divenire sempre più anche una sede comune, un’occasione di condivisione per tutte le realtà che nella cooperazione, con ottiche settoriali diverse, investono nella cultura, nel turismo, nella comunicazione”.
Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol, ha sottolineato come il settore nasca con la logica giusta, quella di candidarsi non solo per aggregare e dare nuova e più forte rappresentanza a questi settori, ma anche per essere una casa aperta, un tavolo per l’elaborazione e il confronto tra realtà oggi associate a settori diversi su investimenti e progetti che riguardino la cultura e la creatività come fattori di sviluppo e come nuova opportunità di crescita per la cooperazione. Anche Aldo Soldi, Presidente di Coopfond, Myriam Finocchiaro, responsabile comunicazione di Granarolo, Edwin Ferrari, Presidente di Tr Media, il nuovo Polo della Comunicazione di Coop Alleanza 3.0, hanno manifestato la loro adesione a questo percorso e la volontà di relazionarsi con la fase di elaborazione progettuale verso il Congresso.
I due Panel condotti da Domenico Sturabotti, direttore di Fondazione Symbola e da Enzo Risso e Alberto Marinelli dell’Osservatorio “Vivo la Cultura” promosso da Swg e DigiLab Università Sapienza Roma, hanno fornito spunti importanti sia sul versante della sottolineatura della cultura come fattore di sviluppo dei territori, sia per analizzare il rapporto e le aspettative degli italiani nei confronti della cultura. Entro il mese di Febbraio verrà convocata la prima riunione della Direzione per procedere a definire il piano di lavoro che dovrà portare entro giugno, con il più forte protagonismo delle cooperative, al primo Congresso dell’Associazione.
Il nuovo settore riunisce le imprese appartenenti a diversi comparti: Beni culturali (ricerca, restauro, scavi archeologici, progettazione, gestione e valorizzazione); Spettacolo dal vivo (Teatro, Danza, Musica); Cinema e produzione audiovisuale; Servizi per la cultura e la progettazione culturale; Comunicazione; Editoria (cooperative di giornalisti che gestiscono giornali di carta e online; radio e tv di informazione; produzione editoriale libraria, librerie e distribuzione libraria; agenzie di comunicazione e di produzione di contenuti multi piattaforma per la comunicazione); Turismo, o meglio ogni ambito dell’articolazione crescente della proposta turistica, turismo culturale, sociale, scolastico, ambientale, tour operating, balneazione, accoglienza) con una forte sottolineatura ai temi dei valori e della responsabilità sociale e della sostenibilità; comparti che si riassumono in “Cultura Turismo Comunicazione”.