Al momento stai visualizzando Delega al Governo in materia di Turismo: audizione alla Camera dell’Alleanza Cooperative

Delega al Governo in materia di Turismo: audizione alla Camera dell’Alleanza Cooperative

Il 28 maggio 2019 si è tenuta l’audizione di Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni culturali presso la Commissione “Attività Produttive, Commercio e Turismo” della Camera dei Deputati sul disegno di legge n. 1698 “delega al Governo in materia di Turismo”.

L’Alleanza delle Cooperative nel settore del Turismo associa oltre 1.000 cooperative per circa 15.000 occupati, 20.000 soci e € 1.200 milioni di fatturato. A queste cooperative vanno poi aggiunte le cooperative sociali attive anche nel settore turistico, la cooperazione culturale e dello spettacolo, le cooperative del settore enogastronomico i cui prodotti vanno ad integrare un’offerta turistica di territorio. La specificità della cooperazione è di essere radicata nei territori e quindi soggetto partner ideale di strategie intersettoriali di lungo periodo di sviluppo territoriale sostenibile che metta a valore le risorse culturali materiali e immateriali, naturali, le produzioni tipiche nelle forme dei nuovi turismi esperienziali e accessibili che includono cammini, borghi, tour enogastronomici. 

Oltre il 20% delle cooperative turistiche sono localizzate in comuni di aree interne. Si tratta di luoghi che stanno vivendo lo spopolamento e la perdita della prossimità e della vicinanza dei servizi minimi di cittadinanza. In questo contesto le cooperative animano il protagonismo delle comunità locali, offrendo opportunità di lavoro e sviluppando attività di tipo turistico.

E’ in questi contesti che sono nate le cooperative di comunità, un nuovo modello di cooperativa, caratterizzato dall’ampia base associativa e dalla multisettorialità, che si sta diffondendo in molte aree del Paese consentendo la rinascita di tanti piccoli centri.
 

ALCUNE PRIORITA’ PER IL TURISMO

Il turismo è una risorsa importante per lo sviluppo del Paese e il segnale che cogliamo dalla proposta di Disegno di Legge recante la delega al Governo in materia di Turismo ci pare sia da considerare positivamente.

È un segnale di attenzione, nei limiti delle previsioni attuali di attribuzione di competenza esclusiva previste dal Titolo V della Costituzione, ad un settore che ha ampi margini di crescita.

Alleanza Cooperative pensa altresì che sia giunto il tempo di rivedere gli equilibri tra competenze regionali e nazionali in materia di turismo. Un approccio corretto ed efficace al mercato turistico, sia in termini di promo-commercializzazione dell’offerta turistica sia di qualificazione della stessa, è possibile solo attraverso politiche integrate e coerenti di sviluppo in un bilanciamento virtuoso tra funzioni nazionali e funzioni regionali. E, tra le funzioni nazionali, occorre integrare sempre di più altri settori dell’economia rilevanti per lo sviluppo armonico e moderno dell’offerta turistica italiana.

Per la parte che riguarda le politiche industriali sul turismo e la pianificazione strategica che non trovano spazio nelle previsioni della proposta di legge delega, Alleanza Cooperative propone di aprire un tavolo permanente di dialogo/progettazione da istituire presso il Ministero competente partecipato da tutte le principali realtà che rappresentano sistemi di imprese impegnate nello sviluppo turistico dei territori, con un’agenda definita di temi da trattare nel prossimo biennio di lavoro.

Allargando l’orizzonte del settore, noi pensiamo che (in estrema sintesi) il turismo abbia bisogno di:

  • un quadro chiaro di progetto (il Piano Strategico del Turismo 2017-2022 rappresenta un buon dato di partenza, nel metodo partecipato di elaborazione e nella sostanza e andrebbe ripreso e attuato, capitalizzando un buon lavoro ed una vision condivisibile per lo sviluppo);
  • un sistema di politica industriale che supporta lo sviluppo armonico e sostenibile del sistema turistico nazionale che significa anche un piano di risorse da dedicare alla qualificazione dell’Industria dell’Ospitalità (analogamente a quanto avviene nei paesi nostri principali competitor sulla scena internazionale);
  • una revisione della disciplina fiscale a livello europeo perché l’applicazione di differenti aliquote nei vari Stati membri incide sulla concorrenza tra le imprese;
  • un sistema di norme che semplifichi il campo delle regole e permetta agli operatori di lavorare in un quadro certo e facilmente interpretabile di legge.

OSSERVAZIONI IN MERITO ALLA DELEGA

Occorre tuttavia in primo luogo fare un appello alla corretta individuazione e al rispetto dei limiti della delega per evitare che si ripresenti il caso del D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, che è stato oggetto di pronunce della Corte Costituzionale che lo hanno svuotato di contenuti molto significativi.

Come sopra dichiarato riteniamo che sia fondamentale un ruolo di coordinamento dello Stato ma sarebbe controproducente per il settore che questo ruolo fosse svolto oltre i limiti di quanto attualmente consente l’ordinamento italiano.

La proposta di legge delega prevede all’art. 1, comma 2, lett. a) l’obiettivo di “organizzare le disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività” – cosa che Alleanza Cooperative condivide segnalando la necessità di arrivare ad un quadro normativo chiaro e tempestivo.

Ciò appare necessario soprattutto in materie delicate come quella relativa alle Concessioni Demaniali Turistiche che intervengono su porzioni molto significative di offerta. Anni di incertezza su questa materia non hanno fatto bene al settore, bloccando possibili investimenti, a discapito anche del miglioramento della qualità dell’offerta.

Con riferimento alla semplificazione, che è prevista limitatamente ad alcuni aspetti dell’art. 1, comma 2, lettere c) e d), ci preme sottolineare come regole chiare e certe ed adempimenti semplici consentano agli operatori di concentrarsi sul core della propria attività e sulla maniera migliore di proporsi al turista. È pertanto auspicabile anche un intervento generale sulla sburocratizzazione delle procedure secondo principi di responsabilità dell’operatore.

Ad Alleanza Cooperative interessa inoltre in modo particolare lo sviluppo della delega per la parte che riguarda il riordino della normativa legata alle professioni turistiche che si stanno aggiornando e qualificando per sostenere la concorrenza di strumenti tecnologici sempre più diffusi.

Riteniamo inoltre che un intervento normativo debba tener conto dei cambiamenti in atto nel settore e sia pertanto auspicabile che la proposta di legge delega vada oltre il semplice “riordino” così come attualmente previsto dall’art. 1, comma 2, lett. g) n. 1).

Occorre infatti tenere conto di un settore in continua evoluzione e di professioni non più facilmente classificabili come un tempo.

Dunque occorre una normativa che punti allo sviluppo, alla creazione di occupazione qualificata, che consenta al nostro Paese di trarre vantaggio dall’incremento dei flussi turistici e dalle nuove domande di turismo, abbandonando ottiche meramente protezionistiche che nel lungo periodo non fanno il bene di nessuna categoria. 

Con riferimento alla classificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, prevista all’art. 1, comma 2, lett g) n. 2), è di tutta evidenza che essa garantisce la qualità dell’offerta (con gli opportuni controlli) e la riconoscibilità sui mercati. Essa va aggiornata, riclassificata e adattata considerando le nuove forme di ospitalità. Serve un’armonizzazione a livello nazionale della classificazione che può aiutare il consumatore anche se ormai prevalgono i sistemi di rating degli strumenti social e il tema non ha più l’urgenza che ha avuto un tempo.

In questa materia, in modo particolare, sorge il problema delle competenze, trattandosi di una di quelle sulle quali è intervenuta la Corte Costituzionale per dichiarare l’incostituzionalità delle norme del D.lgs. 79/2011 vertenti su tale materia.

Molto positivo il nostro parere in merito all’art. 1, comma 2, lett. g) n. 3). La velocità con la quale cambiano i fattori competitivi delle destinazioni turistiche, la velocità dei mutamenti nei paradigmi di consumo del tempo libero suggeriscono tempestività, capacità di gestione della complessità di un settore che è risultante di molti altri fattori connessi, programmazione e approccio scientifico che non può prescindere da un sistema efficiente di raccolta, condivisione, analisi e monitoraggio costante dei dati.

In conclusione, Alleanza Cooperative pensa che i tempi e i limiti alle materie prese in considerazione dal disegno di legge in questione siano tra i punti deboli di una normativa che non affronta in modo organico la materia, come sarebbe auspicabile per dare una spinta di innovazione al settore, ma comunque affronta in maniera certamente utile e corretta una parte significativa di essa.