Un grande gesto di altruismo e soprattutto un impegno a favore di tutta la comunità. La Cooperativa Multiservice, specializzata nel settore delle pulizie professionali ed industriali, ha infatti voluto festeggiare il trentacinquesimo anniversario della propria fondazione con la donazione di dieci D.A.E. (defibrillatori semiautomatici), di cui cinque destinati al Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico della provincia di Parma e altri cinque alla Croce Rossa Italiana di Parma.
La consegna di queste apparecchiature salvavita è avvenuta il 5 novembre a Parma, presso la sede provinciale della Croce Rossa di Via Riva, alla presenza del Presidente di Coop. Multiservice Salvatore Arena, del Capo Stazione del Soccorso Alpino di Parma Gabriele Zoni e del Presidente della Croce Rossa Giuseppe Zammarchi; oltre a questi erano presenti tanti dipendenti della Cooperativa ed i volontari di Croce Rossa e Soccorso Alpino.
“In occasione del proprio anniversario di fondazione – ha detto Arena – Multiservice ha deciso di donare inizialmente cinque defibrillatori alla Croce Rossa. Durante ulteriori incontri con rappresentanti CRI – ha proseguito – è emersa la necessità di dotare anche il Soccorso Alpino di tali dispositivi; abbiamo così deciso di raddoppiare il nostro impegno coinvolgendo così anche questa meritevole realtà.”
Un ringraziamento di cuore, a nome di tutti i volontari, è subito scaturito dai due responsabili delle realtà di soccorso parmensi, che si sono impegnati a custodire le apparecchiature, ad utilizzarle per tutelare la salute della comunità ed hanno ribadito ancora una volta la profonda amicizia e stima che unisce CNSAS e CRI.
Nel caso specifico del Soccorso Alpino, i cinque defibrillatori saranno posizionati sui mezzi fuoristrada (di Fornovo Taro, Borgotaro, Bedonia, Bosco di Corniglio e Monchio delle Corti) che – insieme alla base mobile da ricerca custodita a Medesano – rappresentano la prima unità di soccorso ad intervenire in ambiente montano ed impervio. La provincia di Parma infatti, è quella che in Emilia Romagna possiede la maggior estensione di territorio montano, spaziando dal Passo del Lagastrello al Passo dello Zovallo e quello del Bocco, interessando una popolazione di oltre cinquantamila abitanti, senza contare coloro che – in sempre maggior numero – praticano sport di montagna (alpinismo, scialpinismo, arrampicata, trekking, mountain bike ecc.) nel territorio dell’appennino parmense ed ai turisti che in estate e nella stagione della raccolta dei funghi popolano abitualmente queste vallate.