Nonostante la congiuntura molto critica che grava su imprese e cittadini, ci sono anche realtà che si distinguono per risultati positivi e azioni importanti a sostegno dei lavoratori. Uno di questi casi è la reggiana Arbizzi, nata 8 anni fa da un’operazione di workers buyout per ricambio generazionale. I dipendenti, allora, decisero di rilevare l’impresa, trasformandola in cooperativa.
Una scommessa sul futuro vinta, grazie all’impegno e alla lungimiranza che hanno portato la nuova compagine, non solo a mantenere i già buoni risultati della società ereditata, ma a migliorarli.
E continuano a crescere tutti i numeri più significativi, dal fatturato alle persone occupate. Nell’anno in corso il fatturato segna + 15% superando quota 14 milioni di euro. I collaboratori sono passati dai 18 del 2004, ai 36 di oggi. Cresce a pieno ritmo anche la superficie: dopo il trasferimento nella sede nuova nel 2020, la superficie del magazzino è aumentata del 50% (da 3000 a 4500 mq coperti).
“Siamo soddisfatti ma questo non ci ferma” dichiara il presidente Simone Vallieri “Nella convinzione che questi risultati siano possibili solo grazie al lavoro di squadra, abbiamo deciso di premiare tutti i collaboratori con 2000 euro ciascuno, tenendo anche conto della spinta inflazionistica sul carovita. Questo premio si somma ai 1000 euro di welfare che già riconosciamo dal 2016 a tutti i dipendenti, sotto forma di bonus per tutte le spese collegate alla loro salute e a quella del loro nucleo famigliare”.
La visione che contraddistingue la coop. Arbizzi si conferma con i progetti per il 2023 incentrati su: digitalizzazione e sviluppo tecnologico dei processi; potenziamento dell’area commerciale e tecnica; investimenti nell’area ricerca & sviluppo con focus speciale su prodotti ecosostenibili; attivazione di collaborazioni specifiche con centri universitari per lo studio e la certificazione del ciclo di vita dei prodotti.