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La cooperazione italiana con Proges esporta a Bruxelles il modello educativo emiliano

Che l’Europa e le sue istituzioni non siano solo uno spazio economico e monetario ma anche culturale e valoriale, è un’affermazione che è più facile enunciare che praticare. Aprire un confronto e realizzare una condivisione di modelli di welfare e di modelli educativi può rappresentare allora una bella sfida concreta su cui misurarsi.
Con questa idea la cooperativa Proges ha scelto di portare a Bruxelles, direttamente alla Commissione Europea, il know how educativo emiliano, frutto di un lungo percorso che in questa ragione è stato intrapreso negli ultimi decenni, fino a divenire un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.
Si tratta di un approccio che mette al centro il valore dell’inclusione, e opera minimizzando le sovrastrutture esterne alla persona, per stimolare e sviluppare l’intelligenza emotiva, insieme alle competenze creative e sociali.
Protagonista dell’evoluzione di questo modello la cooperativa parmigiana Proges, oggi leader a livello nazionale nell’ambito dei servizi alla persona, sia nel settore educativo sia in quello socio-sanitario, ha inaugurato in questi giorni una nuova struttura per l’infanzia a supporto delle istituzioni della Commissione Europea: si tratta del “Site Gaulois”, che si aggiunge a “La Flûte Enchantée”, aperto da vari anni, e al “Site de la Loi”, attualmente in costruzione.
Complessivamente, i tre servizi sviluppano una ricettività di 110 bambini, mentre il loro avvio ha richiesto un investimento di circa 1,2 milioni di euro.
“Questo nuovo servizio rappresenta un vero modello, replicabile a tutti i livelli – evidenzia Pierre Crucifix, Responsabile per la Commissione Europea della qualità dei servizi per l’infanzia erogati al personale –. Dal lavoro svolto dalla cooperativa abbiamo toccato con mano la realtà di un eccellente servizio per i bambini, che potrà migliorare ancora nel futuro”.
“La nostra storia è fatta di persone. Il nostro lavoro è con le persone e per le persone – spiega Annalisa Pelacci, membro del Consiglio di Amministrazione Proges –. Il nostro know how, le nostre competenze e le nostre esperienze, sono il solo capitale di cui disponiamo. Uscire dall’Italia, rapportarci con leggi, sensibilità e sistemi di welfare diversi, affrontare la complessità di lavorare con nuovi interlocutori e dentro nuovi contesti è per noi una sfida impegnativa ma soprattutto un’occasione preziosa per crescere e alimentare quella propensione all’innovazione che da sempre ci spinge”.
Quella che si sta consolidando con l’inaugurazione di questa nuova struttura è la presenza di Proges su un territorio cosmopolita e culturalmente in fermento. Ne è prova la diversità dei bambini ospitati nei nidi, che provengono da oltre trenta diversi paesi.
“In questi giorni – sottolinea Marco Papotti, Responsabile linea socio-educativa di Proges ripensando al lavoro che svolgiamo all’interno dei servizi educativi, siamo tornati continuamente al fulcro di tutto il nostro lavoro: il benessere dei bambini. Per ribadire a noi stessi, in ogni scelta che facciamo, l’importanza di continuare a crescere come educatori, sia in competenze che in motivazione. Per farlo, è necessario però innovarsi, reinterpretarsi, e leggere i nuovi bisogni delle persone e delle famiglie. Mi piace pensare – conclude Papotti – che l’incontro tra l’esperienza maturata da Proges in Emilia-Romagna e i servizi culturali in Belgio possa generare modelli educativi virtuosi. Per questo motivo desidero ringraziare il personale che lavora con noi ogni giorno, per la professionalità, la formazione continua e l’attenzione verso il benessere del bambino, che sarà l’adulto di domani in grado di trovare il suo posto in un mondo in eterno cambiamento”.
“Per noi questo è un momento importante di gratificazione e stimolo per il futuro – spiega Michela Bolondi, Vice Presidente Proges –. L’apporto della cooperazione sociale allo sviluppo della società e dei sistemi di welfare è da sempre una priorità per noi. La sfida per il futuro è quella di fornire risposte innovative ai rapidi mutamenti che stanno interessando il nostro Paese e l’Europa”.