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La disciplina degli appalti pubblici per l’affidamento di servizi alla cooperazione sociale

“La disciplina degli appalti pubblici per l’affidamento di servizi alla cooperazione sociale”, questo il titolo e il tema centrale del webinar tenutosi giovedì 29 aprile, organizzato e promosso da Legacoop Emilia Ovest e Confcooperative Piacenza.
L’iniziativa, molto partecipata da cooperative e rappresentanti della Pubblica Amministrazione, ha approfondito il tema delle gare e degli appalti in ambito sociale con un’attenzione particolare alla collaborazione tra la P.A. e le Cooperative sociali previste dal Codice del Terzo Settore. Sono state prese in esame ed illustrate le modalità percorribili nel caso di servizi esternalizzati dalla P.A., da quelle più tradizionali ai sensi del Codice degli appalti e degli affidamenti alle Cooperative sociali di tipo B, a quelle più innovative, come la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Cooperative sociali anche attraverso gli strumenti di coprogrammazione e coprogettazione.
Questi aspetti sono stati trattati nelle relazioni del professor Alceste Santuari dell’Università di Bologna su “Istituti giuridici vs procedure di gara: concorrenza o complementarietà?”, dell’avvocato Andrea Tebaldi della Provincia di Piacenza su “La costruzione della gara di appalto in materia sociale: analisi degli elementi componenti il progetto di cui all’art.23 del Codice dei Contratti Pubblici” e di Alessandro Millo, Capo ispettore Territoriale di Piacenza, su “Appalti pubblici e tutela del lavoro” per la difesa della regolarità.
“Con questa iniziativa” – dichiarano Elena Gianformaggio di Legacoop Emilia Ovest e Nicoletta Corvi di Confcooperative Piacenza – “intendiamo dare il nostro contributo al confronto e alla condivisione di buone pratiche in un settore cruciale e in trasformazione. Promuoviamo un approccio e un metodo che concorrano a tracciare strade percorribili improntate alla collaborazione costruttiva tra PA e cooperazione sociale nell’adempiere alla funzione di servizio alla comunità, a partire da una comunanza di scopo. Incontri come questo danno continuità alla nostra azione di sensibilizzazione verso tutti gli attori e decisori impegnati nel garantire lavoro buono e concorrenza leale, nel tutelare la legalità, la qualità, la sostenibilità”.
La cooperazione sociale ha, inoltre, mostrato nel lungo periodo di emergenza pandemica un grande impegno e una grande responsabilità, continuando a garantire i servizi e svolgendo le diverse attività essenziali con professionalità e costanza nonostante la congiuntura molto difficile.