La Scuola Media “Nizolio” di Boretto ha presentato nei giorni scorsi la ricerca realizzata nell’ambito del concorso di Bellacoopia, promosso da Legacoop Emilia Ovest. Titolo della ricerca: “Boretto durante la Grande Guerra”. Sotto la regia degli insegnanti Manuela Bacchi, docente referente, Evangelina Baratti e Ivan Cantoni, nel Centro Culturale Polivalente di Boretto, da pochi giorni inaugurato, i ragazzi e le ragazze della 3.a A e 3.a B hanno illustrato la ricerca, le fonti storiche scelte come punto di partenza del loro lavoro, leggendo e interpretando i testi, dando vita a un vero e proprio spettacolo teatrale. “La storia che abbiamo raccontato – hanno spiegato gli studenti – è quella di un paese della Pianura Padana, il nostro Boretto, un piccolo paese che come tanti altri dell’Italia nei primi anni del ‘900 ha vissuto, subito e cercato di dimenticare la terribile esperienza del primo conflitto mondiale. Riavvolgere il nastro della storia di 100 anni per noi ragazzi non è stato facile; rintracciare qualche borettese che conservasse un documento, una cartolina, una foto del padre o del nonno reduce di guerra è stato ancora più difficile. Del resto avevamo messo in conto che il lavoro dello storico fosse un’impresa tutt’altro che semplice; richiede fatica, competenza, studio, dedizione, amore per la conoscenza e non solo… Quando si fa ricerca, si sa, è determinante anche la fortuna … se è vero che qualche volta la dea bendata aiuta gli audaci, noi, lo dobbiamo ammettere, un briciolo di fortuna l’abbiamo avuta. Fortuna di trovare persone che si sono rese disponibili a rovistare tra i cassetti dei loro comò per riportare alla luce quelle preziose testimonianze che ci hanno permesso di far rivivere i loro cari, i borettesi, poi il resto l’abbiamo fatto noi dando vita e pensiero ai nostri concittadini”.
E’ intervenuta alla presentazione la dirigente scolastica Mariangela Fontanesi, elogiando il lavoro dei ragazzi, l’impegno e la professionalità dei docenti. Lucio Levrini, coordinatore del progetto Bellacoopia, ha apprezzato il lavoro di ricerca, in linea con le indicazioni metodologiche fornite e al tempo stesso ha elogiato la scuola per la sua notevole organizzazione ed efficienza, grazie alle tante attrezzature didattiche in dotazione, alla sensibilità del Comune ai bisogni della scuola, e al contributo dell’associazione dei genitori.
Secondo l’assessore alla Scuola del Comune di Boretto, Giorgia Bia, non c’era iniziativa più adatta, per la sua qualità, il protagonismo della scuola e dei ragazzi, al programma di inaugurazione del Centro Culturale, da pochi giorni aperto alla popolazione e in particolare ai giovani. Manuela Bacchi, coordinatrice del progetto, ha espresso la soddisfazione della scuola per l’impegno dimostrato dai ragazzi in tutto il percorso della ricerca, fin dai primi passi, partecipando
alle iniziative del Comitato sorto proprio per ricordare i caduti borettesi della Grande Guerra. Infine il sindaco Massimo Gazza ha giudicato il lavoro svolto dagli insegnanti un capolavoro di didattica e di ricerca storica sul campo. “Noi siamo fieri – ha detto il sindaco – di avere una scuola fuori classe. Un paese è sano nella misura in cui funziona la scuola e la scuola la fanno gli insegnanti”.